Il Borgo e il Castello
Lungo via dei Romagnoli, di fronte l’area archeologica, sorge il borgo rinascimentale di Ostia Antica, di origine medievale.
Sin dalla tarda antichità (IV-V secolo d.C.) l’area ospitò la necropoli della comunità cristiana di Ostia, nata dove la tradizione poneva le tombe di alcuni martiri. Tra questi spiccava Santa Aurea, nobile fanciulla perseguitata all’epoca dell’imperatore Claudio il Gotico (268-270 d.C.) e alla quale fu dedicata una prima basilica cimiteriale poi restaurata nell’VIII secolo.
Il Borgo, estremo rifugio della residua popolazione ostiense, fu trasformato da Papa Gregorio IV (827-844) in una cittadella fortificata, detta appunto “Gregoriopoli“.
Nel 1400 Papa Martino V fece edificare un torrione cinto da un fossato a guardia del Tevere. In seguito, per controllare le vicine saline e i traffici commerciali sull’ultimo tratto navigabile del fiume, il cardinale Guglielmo d’Estoutville, vescovo di Ostia dal 1461 al 1483, ripristinò la cinta muraria della Gregoriopoli e fece erigere al suo interno tre file di case a schiera, tuttora abitate.
Il Castello di Giulio II
Nel 1483 iniziò la costruzione del Castello, voluta dal cardinale Giuliano della Rovere (futuro Papa Giulio II, 1503-1513) e affidata all’architetto fiorentino Baccio Pontelli. Alto esempio di architettura militare rinascimentale, il complesso include un circuito perimetrale di casematte (camere da sparo) che raccorda tre torrioni (uno dei quali inglobò la torre di Martino V), un ‘rivellino’ e un ampio fossato circostante. Lo scalone monumentale fu decorato da affreschi policromi col mito di Ercole, attribuiti alla scuola di Baldassarre Peruzzi.
L’assedio del Duca d’Alba (1556), l’inondazione che deviò il corso del Tevere (1557) e la lenta formazione di paludi malariche determinarono la decadenza del Castello e l’abbandono del Borgo. La funzione doganale della fortezza passò prima a Tor Boacciana e poi a Tor San Michele.
Infine, nel Castello alloggiarono i prigionieri destinati ai lavori forzati, con i quali Pio VII (1800-1823) e Pio IX (1846-1878) intrapresero i primi scavi archeologici di Ostia Antica.
Visitare il Castello
Il Castello di Giulio II apre al pubblico ogni sabato e domenica dal 19 settembre al 15 novembre 2020 dalle ore 09.00 alle ore 17.00 (ultimo ingresso alle 15.40) con visite accompagnate della durata di 50 minuti.
Le visite accompagnate osserveranno il seguente orario:
partenza alle ore 09.30, 10.40, 11.50, 13.20, 14.30, 15.40
per un numero massimo di 12 persone per volta (la prenotazione avviene direttamente sul posto).
L’ingresso è gratuito.
I visitatori potranno apprezzare ogni fase costruttiva dell’antico maniero e godere di un magnifico quanto singolare giro d’orizzonte sull’intero territorio circostante.
Si invita ad accedere alla struttura con calzature adeguate (no tacchi, no infradito) e vestiti comodi, rispettare le indicazioni fornite dal personale e le modalità di fruizione comunicate prima dell’inizio della visita, seguire i percorsi aperti al pubblico, controllare costantemente i bambini e tenerli per mano.
Gli animali domestici non possono entrare, ad eccezione dei cani guida in assistenza ai visitatori non vedenti.
Si fa presente che i percorsi possono risultare particolarmente difficoltosi per persone con necessità speciali.
In ottemperanza alle disposizioni in materia di contenimento del contagio da Covid-19, ogni visitatore è tenuto ad indossare correttamente la mascherina e ad igienizzare le mani. All’ingresso del Castello, verrà effettuato il controllo della temperatura corporea; in caso di temperatura uguale o superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso al monumento.
All’interno del percorso di visita, è necessario mantenere sempre la distanza di sicurezza di almeno un metro dalle altre persone.
Il personale di accoglienza e vigilanza fornirà tutte le indicazioni necessarie per assicurare una visita in sicurezza.